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TOKYO – match inaugurale dei Campionati del Mondo di Rugby a Tokyo con i padroni di casa contro la forza emergente della formazione russa.
Il divario tecnico, sancito da un ranking che vede i portacolori del Sollevante al 10° posto, ben 4 davanti all’Italia (e massima forza emergente degli ultimi anni in un panorama storico molto definito) e la Russia al 20°.
E la partita parte subito male per i nipponici, con la meta del centro Kirill Golosnitskiy (dopo un liscio di William Topou incapace di bloccare un calcio a candela di Artemyev statisticamente “morto” a 10 metri dalla linea di meta) già al 4′ trasformato poi da Yuri Kushnarev. Il tempo di riorganizzarsi e si scatena Kotaro Matsushima con una meta dopo un’azione alla mano dopo un assist dello stesso Topou che trova il lato sinistro russo sguarnito. Yu Tamura sbaglia la trasformazione. Siamo al 12′ e il Giappone è ancora sotto.
Il Giappone non riesce a tessere la proprie trame nonostante il gap tecnico e la Russia riesce così a irretire i trequarti avversari. Sino al 35′, quando Matsushima con un’azione alla mano schiaccia in meta. L’arbitro visiona il TMO e annulla per una perdita di controllo dell’ovale del giocatore giapponese. Ma niente, paura, passano 3′ minuti e sempre lui, Matsushima, dopo un assist di Ryoto Nakamura, fa la seconda meta mettendo la freccia sui russi con un’azione alla mano fotocopia della prima meta. 10-7. Stavolta Tamura non fallisce la trasformazione: 12-7.
Apparentemente più semplice il secondo tempo. Prima un piazzato di Tamura (15-7 con +8 di gap), poi al 47′ Pieter Labuschagne sradica la palla ad un russo in un contrasto e dopo una fuga di 50 metri mette in meta: 20-7. Segue il piazzato russo di Kushnarev, che riduce le distanze (20-10). Altro piazzato, stavolta giapponese, al 68′: 23-10. E poi arriva il triplete di Matsushima: azione d’attacco jap, la palla arriva all’ala che mette a segno la sua bella meta dopo un placcaggio sventato e mette a terra: 28-10. Segue la conversione di Matsuda per il 30-10 finale con relativo bonus.